Potrebbero essere reintrodotti dal nuovo Governo i voucher lavoro, aboliti nel 2017. Il presidente nazionale della FAPI, Gino Sciotto, plaude alla reintroduzione che sarà molto utile soprattutto in agricoltura.

Introdotti nel 2003 per retribuire il lavoro occasionale, i voucher sono stati modificati diverse volte prima di essere aboliti nel 2017 e sostituiti da altre forme di pagamento. Ogni voucher, nella vecchia tipologia, poteva avere un valore di 10, 20 o 50 euro. Una andava al lavoratore, il resto veniva diviso tra Inail (7%) e Inps (13%). Su un buono lavoro da 10 euro, il compenso netto del lavoratore era di 7,50 euro e corrispondeva alla retribuzione minima di un’ora di prestazione. Se il voucher era di 20 euro, il netto percepito era di 15 euro mentre per quelli di 50 euro era di 37.5. Per pagare tramite voucher era necessaria la registrazione del lavoratore sul sito dell’Inps attraverso un codice Pin.

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